La Benedizione Apostolica
Per quanti hanno deciso di sposarsi con il rito cattolico e sono praticanti, è bene sapere che è possibile ricevere un dono speciale in occasione del proprio matrimonio: la Benedizione Apostolica, ossia la benedizione scritta del Pontefice.
Cos’è la Benedizione Apostolica
Va detto innanzitutto che non si tratta di un documento obbligatorio con valore legale, bensì di un testo scritto che si può richiedere facoltativamente. Con la Benedizione Apostolica il Papa “certifica” l’imposizione della sua benedizione sul matrimonio.Concretamente si può presentare sotto forma di telegramma, oppure come un certificato realizzato su pergamena di grandezza variabile (solitamente in formato simile a un comune foglio A4). Semplice, ma elegantemente decorato con composizioni floreali, figure ornamentali del Vaticano e una calligrafia che richiama la scrittura a mano, riporta oltre al testo la fotografia del Pontefice, la firma dell’Elemosiniere (la persona delegata dal Papa al fine di concedere la Benedizione a mezzo di pergamena) e il timbro a secco dell’Ufficio dell’Elemosineria Apostolica.Come richiedere la Benedizione ApostolicaPer richiedere la Benedizione Apostolica è possibile recarsi di persona in Vaticano, oppure, più comodamente, scrivere o telefonare (la soluzione migliore per ottenere tutte le informazioni del caso) all’ufficio preposto:
Ufficio Pergamene della Elemosineria Apostolica
00120 Città del Vaticano
Tel 06/69883133 – 06/69883135
Fax 06/69883132
I dati che dovrete fornire obbligatoriamente nel caso in cui decidiate di ricevere la pergamena via posta sono: nome e cognome degli sposi, occasione (nel vostro caso nozze), nome della parrocchia e della località in cui si celebra il matrimonio, indirizzo a cui va spedita la pergamena.
Se avete scelto il telegramma, invece, dovrete segnalare anche il nome e il recapito del parroco a cui indirizzarlo.
Esistono anche negozi specializzati, librerie cattoliche e parrocchie che si fanno tramite tra voi e l’Elemosineria Apostolica: il nostro consiglio, per questioni di praticità, è però quello di rivolgersi direttamente all’ufficio preposto.E’ bene sottolineare, infine, che la concessione della Benedizione Apostolica è gratuita. Le spese cui andrete incontro (il modello più costoso si aggira intorno ai 25 euro) si riferiscono ai costi necessari per la realizzazione del diploma, del confezionamento e della spedizione. I soldi sono destinati unicamente all’Elemosineria Apostolica e sono interamente devoluti per la carità che l’ufficio esercita verso i poveri a nome del Pontefice.
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Il matrimonio in Chiesa: cosa serve
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Documenti per il matrimonio civile
Due o tre mesi prima del matrimonio dovete consegnare in Comune l'autocertificazione con i vostri dati anagrafici; dopo pochi giorni riceverete i documenti necessari.In seguito dovete effettuare il Consenso: dichiarate le vostre generalità, assicurate le condizioni necessarie per sposarvi e vi viene rilasciato un altro attestato.Firmata un'apposita richiesta vengono affisse le pubblicazioni in Comune; l'ultimo documento prima della scelta della data è quello che attesta l'avvenuta pubblicazione.
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Il viaggio di nozze
Diffidate delle piccole agenzie o di viaggi a prezzi particolarmente bassi, ricordatevi che quello che pagate riceverete.
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Le fedi nuziali
Le fedi nuziali rivestono un'alta valenza simbolica: quel piccolo cerchio rappresenta la vita che si rinnova e che, ricominciando ogni giorno, si fortifica nel tempo. Con il loro scambio, al centro della cerimonia sia religiosa, sia civile, la coppia stringe un patto d'amore e di fedeltà di pubblico dominio. Proprio perché simbolo di un'unione eterna e duratura, vanno portate sull'anulare sinistro, dove, si racconta, passa la vena amoris che arriva direttamente al cuore.
Si tratta di un dono reciproco tra gli sposi, per questo vanno scelte insieme, anche se il galateo suggerisce che sia lo sposo ad acquistarle. All'interno ricordati di far incidere i vostri nomi (il tuo sulla fede dello sposo e viceversa) e la data del matrimonio. È uno dei testimoni dello sposo a conservarle fino al giorno della cerimonia e a consegnarle al sacerdote o all'officiante, poco prima dell'inizio del rito. Al centro della celebrazione del matrimonio, il sacerdote, dopo averle benedette, o l'officiante civile le porge agli sposi (se si desidera, appoggiate su un cuscinetto di pizzo, di lino o di raso bianco), che se le scambiano recitando la formula "Ricevi questo anello come segno del mio amore".
Classiche, in oro
Le fedi in oro bianco, giallo o rosso sono un classico che resiste a ogni moda. Puoi scegliere tra diversi modelli: la parigina, una fascetta alta non più di 4 millimetri, bombata e dall'interno piatto; la mantovana, una fascia alta 6 mm, leggermente bombata e con l'interno piatto; la fascia con bordi smussati e con l'interno leggermente bombato.
Preziose, in platino
Perché scegliere le fedi in platino, al di là del fatto che negli ultimi anni rappresentano un fenomeno di moda ormai diffuso? Perché il platino interpreta a tutto tondo l'amore forte e duraturo: è il più puro tra i metalli, perché contiene solo il 5% di leghe di altri metalli, e per questo mantiene la brillantezza e il colore a lungo, oltre a non causare reazioni allergiche; è il più raro, perché i giacimenti sono scarsi, raggruppati in Sud Africa, Russia, Zimbabwe, Canada e Sud America; è il più resistente al calore e agli acidi. Per essere sicura di acquistare davvero fedi in platino, e non in oro bianco solo in apparenza simile al platino, controlla che il marchio abbia il punzone con la sigla Pt 950 (significa che la lega contiene 950 parti di platino puro) e non 750, le parti dell'oro bianco.
Brillanti, con diamante
Un diamante sancisce una promessa d'amore per sempre: recuperando un'antica usanza medievale, da qualche anno i diamanti hano incominciato a comparire anche sulle fedi nuziali, in particolare su quella della sposa, come simbolo di amore eterno. Su quella dello sposo, il diamante può essere incastonato all'interno: la promessa è mantenuta, senza trasformare la fede in un anello troppo vistoso o impegnativo.
Secondo tradizione
La fede ossolana, di provenienza dalla Val d'Ossola del XVIII secolo, è in oro rosso e sulla fascia riporta le incisioni di una stella alpina, del grano saraceno, di nastri intrecciati e di mezze sfere, a ricordare purezza, prosperità, unione duratura, fecondità.
La fede ebraica è in filigrana smaltata e decorata da perline, con all'interno un'incisione beneaugurale ispirata a un reperto del 1300 trovato in un ghetto dell'Alsazia.
La fede sarda è decorata come un pizzo chiacchierino, quella etrusca è piatta e con incisioni di buona fortuna, quella umbra con l'incisione del volto di una donna o di una coppia divisi da un bouquet di fiori, a testimoniare l'unione tra gli sposi.
Sull'onda del design
Geometriche, squadrate, intrecciate, a torciglione, a più fasce o a più cerchi uniti da un brillantino; sfaccettate, in un alternarsi di oro lucido, satinato e martellato; con scanalature, a onda, a prisma: oggi, proprio perché non c'è limite alla fantasia, non è obbligatorio che tu e lui abbiate le fedi identiche; così se tu vuoi scegliere un modello particolarmente elaborato, lui può scegliere la fede classica, uguale alla tua solo per il colore.
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