Documenti per stranieri

Documenti per stranieri
Non di rado oggigiorno capita di assistere in Italia a matrimoni tra stranieri, o comunque dove uno dei due sposi è straniero. Se appartenete a uno di questi casi è bene sapere alcuni elementi fondamentali riguardanti il matrimonio in Italia. Informazioni preliminari per i cittadini stranieriIn Italia sono previste dalla legge tre diverse modalità per sposarsi. Esistono i riti: civile, celebrato da un ufficiale civile; concordatario da un ministro del culto cattolico; infine religioso non cattolico da un ministro di culti ammessi.
Le statistiche più recenti (fonte: Istat, 2004) indicano che all’incirca due matrimoni su tre si celebrano con il rito religioso, in maggioranza con il concordatario.
Per ciascun rito sono necessari dei documenti da presentare presso gli uffici del Comune. Per informazioni dettagliate rimandiamo alla pagina relativa ai documenti. Qui è sufficiente sapere che i certificati validi per il rito civile sono obbligatori in tutti i casi.
Procedure di matrimonio per i cittadini stranieri
Oltre alle procedure richieste per i cittadini italiani, se siete cittadini stranieri (o perlomeno lo è uno di voi due) dovete adempiere ad alcune formalità specifiche.
Per sposarvi, innanzitutto, è necessario che siate liberi da qualsiasi vincolo matrimoniale (derivante da precedenti matrimoni, da impedimenti di parentela, da infermità mentale…). Se siete minorenni di età compresa tra i sedici e i diciotto anni dovete richiedere il decreto di autorizzazione del Tribunale dei minori.Il primo passo consiste nella richiesta di matrimonio che deve essere effettuata presso l’ufficio matrimoni del vostro Comune di residenza. Quindi dovete richiedere l’appuntamento per il giuramento, che si svolge di fronte a un ufficiale di stato civile: durante il giuramento devono essere presenti due testimoni maggiorenni (se sono stranieri, devono essere in possesso del permesso di soggiorno); ricordate che avete la possibilità di effettuare il giuramento alla presenza di un interprete.
Dopo il giuramento, vengono affisse per otto giorni le pubblicazioni presso il vostro Comune: a questo punto viene fissata la data esatta e voi sarete liberi di organizzare il vostro matrimonio senza alcun assillo burocratico.
I documenti di matrimonio per i cittadini stranieriPer poter effettuare il giuramento e sposarvi, sono necessari: il passaporto valido; il nulla osta rilasciato dal vostro Consolato (o Ambasciata) con firma autenticata in Prefettura se il vostro paese di origine non è un membro dell’Unione Europea; infine, se siete residenti in Italia, i certificati di stato libero e di residenza.
Se desiderate sposarvi in Chiesa con rito concordatario sono necessari anche dei documenti che vi vengono rilasciati dal vostro parroco.
Esistono anche delle eccezioni: queste riguardano i cittadini statunitensi, austriaci, svizzeri; per i rifugiati è obbligatorio il nulla osta rilasciato dall’A.C.N.U.R. (l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati).
Ricordate, infine, che per il giuramento non è necessario il permesso di soggiorno.
Chiedere la cittadinanza italiana a seguito di matrimonio
Se siete un cittadino straniero residente in Italia, per poter chiedere la cittadinanza italiana a seguito di matrimonio dovete presentare la domanda dopo sei mesi di residenza. Se lo sposo straniero risiede all’estero, invece, occorre che siano trascorsi tre anni dalle nozze.I documenti necessari sono: quello di nascita, il certificato di residenza, lo stato di famiglia, il certificato di cittadinanza, l’estratto dell’atto di matrimonio, la fotocopia autenticata del permesso di soggiorno.

La Benedizione Apostolica

Per quanti hanno deciso di sposarsi con il rito cattolico e sono praticanti, è bene sapere che è possibile ricevere un dono speciale in occasione del proprio matrimonio: la Benedizione Apostolica, ossia la benedizione scritta del Pontefice.

Cos’è la Benedizione Apostolica

Va detto innanzitutto che non si tratta di un documento obbligatorio con valore legale, bensì di un testo scritto che si può richiedere facoltativamente. Con la Benedizione Apostolica il Papa “certifica” l’imposizione della sua benedizione sul matrimonio.Concretamente si può presentare sotto forma di telegramma, oppure come un certificato realizzato su pergamena di grandezza variabile (solitamente in formato simile a un comune foglio A4). Semplice, ma elegantemente decorato con composizioni floreali, figure ornamentali del Vaticano e una calligrafia che richiama la scrittura a mano, riporta oltre al testo la fotografia del Pontefice, la firma dell’Elemosiniere (la persona delegata dal Papa al fine di concedere la Benedizione a mezzo di pergamena) e il timbro a secco dell’Ufficio dell’Elemosineria Apostolica.Come richiedere la Benedizione ApostolicaPer richiedere la Benedizione Apostolica è possibile recarsi di persona in Vaticano, oppure, più comodamente, scrivere o telefonare (la soluzione migliore per ottenere tutte le informazioni del caso) all’ufficio preposto:

Ufficio Pergamene della Elemosineria Apostolica

00120 Città del Vaticano

Tel 06/69883133 – 06/69883135

Fax 06/69883132

I dati che dovrete fornire obbligatoriamente nel caso in cui decidiate di ricevere la pergamena via posta sono: nome e cognome degli sposi, occasione (nel vostro caso nozze), nome della parrocchia e della località in cui si celebra il matrimonio, indirizzo a cui va spedita la pergamena.

Se avete scelto il telegramma, invece, dovrete segnalare anche il nome e il recapito del parroco a cui indirizzarlo.

Esistono anche negozi specializzati, librerie cattoliche e parrocchie che si fanno tramite tra voi e l’Elemosineria Apostolica: il nostro consiglio, per questioni di praticità, è però quello di rivolgersi direttamente all’ufficio preposto.E’ bene sottolineare, infine, che la concessione della Benedizione Apostolica è gratuita. Le spese cui andrete incontro (il modello più costoso si aggira intorno ai 25 euro) si riferiscono ai costi necessari per la realizzazione del diploma, del confezionamento e della spedizione. I soldi sono destinati unicamente all’Elemosineria Apostolica e sono interamente devoluti per la carità che l’ufficio esercita verso i poveri a nome del Pontefice.

Il matrimonio in Chiesa: cosa serve

Per il matrimonio non servono molti documenti.
Sostanzialmente vi verranno richiesti alcuni documenti dal comune ed altri dal parroco. Grazie all'introduzione dell'autocertificazione, tra l'altro, la burocrazia si è notevolmente ridotta e le procedure sono state semplificate.
Vi consigliamo in ogni caso di prevedere un colloquio chiarificatore con il parroco o il comune circa un anno prima al fine di aver ben presente tutta la trafila che dovrete seguire ed evitare possibili sorprese: di norma l'iter si può completare in tre mesi (raramente fino a sei mesi). Muovetevi con largo anticipo se abitate in una grande città e desiderate sposarvi in una chiesa "prestigiosa", diversa dalla vostra.
Fate attenzione: i documenti, sia del Comune sia della Chiesa, hanno validità di 6 mesi!
Cosa chiede la Chiesa
Il modo più semplice è quello di avviare l'iter partendo dai documenti richiesti dalla Chiesa. Fissate un appuntamento con il vostro parroco e lui vi spiegherà al meglio tutto quello che occorre per il vostro matrimonio. Tenete presente che il parroco non è un funzionario e che il matrimonio è un sacramento. Non andate dal parroco solo per sbrigare le faccende burocratiche ma vedetela come un'importante occasione per entrare più in rapporto con lui, soprattutto se sarà lui a sposarvi.
A lui dovete consegnare inizialmente i certificati di Battesimo e di Cresima reperibili presso la vostra parrocchia (che potrebbe essere diversa da quella in cui vi sposate). Segue quindi la formalità del Consenso religioso, dopo la quale vi viene consegnato il certificato di richiesta delle pubblicazioni da consegnare in Comune. Se le vostre parrocchie sono diverse, ricordate di far richiesta di pubblicazione in ambedue.
Per la Chiesa tutti i documenti saranno in regola se avrete consegnato anche l'Attestato di frequenza al corso pre-matrimoniale (anche compiuto in altra sede) e lo Stato dei documenti (vedere in fondo).
Documenti e atti in Comune
A questo punto dovete recarvi presso il Comune di competenza. C'è un ufficio preposto alla registrazione dei matrimoni. Occorre portare un documento di identità valido e sarà l'ufficiale comunale stesso ad indicarvi i documenti necessari che sono l'atto di nascita e il certificato contestuale (contenente informazioni anagrafiche).
Occorre quindi fissare una data per effettuare il Consenso. Si tratta di una procedura ufficiale tramite la quale il Comune registra la reciproca volontà di sposarsi: non è necessaria la presenza di testimoni; addirittura è possibile che si presenti solo uno dei due futuri coniugi, purché in possesso di delega firmata, copia della carta d'identità e del codice fiscale dell'altro e richiesta di pubblicazione rilasciata dal parroco.
A questo punto il Comune espone le pubblicazioni.
Le pubblicazioni storicamente hanno la funzione di far sapere a tutti che due persone si sposano. Un tempo si dice che le pubblicazioni fossero indispensabili per evitare che qualcuno in uno stato non consono si sposasse all'insaputa di tutti. Teoricamente, se qualcuno aveva qualcosa da ridire sul matrimonio poteva presentarsi dal parroco e bloccare la cerimonia. Oggi le pubblicazioni hanno un carattere perlopiù informativo e servono per dire al proprio paese che ci si sta sposando.
Al termine (dopo circa un paio di settimane) viene rilasciato il certificato di avvenute pubblicazioni, da consegnare al parroco, che provvederà ad esporre le pubblicazioni religiose in parrocchia.
Ricordate che se desiderate sposarvi in una Chiesa diversa dalla vostra, è necessario ottenere il cosiddetto Stato dei documenti: si tratta di una sorta di attestato da consegnare al parroco della chiesa dove vi sposate e rilasciato dalle vostre parrocchie.

Documenti per il matrimonio civile

Due o tre mesi prima del matrimonio dovete consegnare in Comune l'autocertificazione con i vostri dati anagrafici; dopo pochi giorni riceverete i documenti necessari.In seguito dovete effettuare il Consenso: dichiarate le vostre generalità, assicurate le condizioni necessarie per sposarvi e vi viene rilasciato un altro attestato.Firmata un'apposita richiesta vengono affisse le pubblicazioni in Comune; l'ultimo documento prima della scelta della data è quello che attesta l'avvenuta pubblicazione.

Il viaggio di nozze

Il Viaggio di Nozze deve essere considerato come il più dolce e romantico epilogo del meraviglioso romanzo d’amore che starete vivendo, da grandi protagonisti, con il/la compagno/a che avrete scelto per la vita e con il/la quale Vi appresterete a vivere, con il cuore colmo di speranza, la splendida avventura attesa da anni, assaporando ogni istante, quello che per Voi innamorati e felici, sarà il viaggio più bello e più entusiasmante di una vita intera…….. La luna di Miele…… il sole nome, è innegabile, fa venire in mente qualcosa di dolce, dolcissimo, addirittura stucchevole; e tutto ciò, non solo perché starete sicuramente sempre lì vicinissimi a scambiarVi effusioni e bacini “allo zucchero”, ma anche perché l’origine stessa della parola, riecheggia il suo vero significato etimologico: si definisce “di miele” infatti, appunto perché questo è il periodo più romantico e più bello che una coppia di sposini vive, per la prima volta insieme, dopo i vari sacrifici e le (ormai rarissime) privazioni che caratterizzano il periodo del fidanzamento; senza contare poi che spesso, in questa fase, accecati dall’amore e dalla passione, si è più propensi a sorvolare su tutti gli eventuali “difettucci” del proprio partner con buona pace della serenità della neo coppietta e delle orecchie dei Vostri vicini di stanza che non saranno costrette a sentire i Vostri primi e più “irruenti” battibecchi da innamorati!
La luna di miele, quindi è forse anche per questo una delle fasi più attese e desiderate da tutte le coppie; è una fase di sogni, di grandi aspettative, ricca passione, di incanto e di magia. Certo molto dipende dalla destinazione che si sceglie e anche dalle disponibilità economiche che si è disposti ad investire. Ma in fondo, se si è veramente innamorati, qualunque posto va bene e diventa unico. Molte coppie, oggi, scelgono per la propria luna di miele isole tropicali, dal mare incantato e dallo scenario paradisiaco; altri, invece, preferiscono cogliere l’occasione per realizzare il viaggio che hanno sempre desiderato, condito, magari da un pizzico di avventura; in ogni caso, è opportuno affidarsi ad esperti professionisti del settore che sapranno organizzarVi una vacanza dal sapore indimenticabile.
Il Viaggio di Nozze, oltre a costituire un periodo di meritata e rilassante vacanza in seguito a giornate pregne di impegni e di intensi preparativi pre-matrimoniali, rappresenta ancora oggi (nonostante l’ormai diffusa possibilità, anche per le giovani coppie, di intraprendere insieme altri viaggi ancor prima delle nozze, durante la fase del fidanzamento!) qualcosa di veramente unico ed indimenticabile, proprio in virtù del romanticismo e delle diverse occasioni di dolce intimità che vi si offrono, in favore dei giovani sposi.La scelta del viaggio di nozze dunque, è una scelta di fondamentale importanza; trattandosi per l’appunto di un viaggio fortemente simbolico, certamente carico di valenze e di notevoli aspettative (più o meno realizzabili!), è necessario che, la relativa scelta, custodisca in sé soluzioni tali da poter soddisfare ambo le parti anche perché, è bene che lo teniate a mente sin dal principio, non si tratta affatto di una vacanza qualunque bensì, di un momento irripetibile, un’esperienza che per il sentimento che promana e per la magia che trasmette, sarà per sempre custodita, nel vostro personale bagaglio dei ricordi, come una fase assolutamente irripetibile! Perché dunque rappresenti non solo una “felice parentesi” bensì, un vero e proprio “inizio di vita per la giovane coppia di sposi”, è necessario fugare ogni dubbio sin dal principio e cercare di chiarirsi le idee in merito a quello che, insieme, si desidera realizzare. Considerato infatti che, in genere, per la Luna di miele, gli sposi investono gran parte del proprio budget matrimoniale, è senz’altro giusto pretendere una vacanza entusiasmante e, possibilmente organizzata a meno che, la coppia in questione non preferisca l’avventura e prediliga, tra l’atro, anche il “brividi del non previsto”;tuttavia, per evitare qualsiasi inconveniente di sorta (rischi, imprevisti, cibi strani, notti in bianco, alberghi fatiscenti, perdita dei bagagli, o addirittura agenzie fantasma), è sicuramente preferibile affidarsi ad Agenzie di viaggio serie e qualificate, che siano quindi in grado di consigliare le soluzioni migliori, sia per la scelta del luogo in relazione al tipo di stagione, sia per il non trascurabile rapporto qualità- prezzo, considerando, comunque che spesso, le coppie di sposi, preferiscono raggiungere luoghi lontani raggiungibili solo in aereo o, al limite, su grandi navi da crociera.
Diffidate delle piccole agenzie o di viaggi a prezzi particolarmente bassi, ricordatevi che quello che pagate riceverete.
In ogni caso, ancor prima di recarsi in agenzia, il nostro consiglio è quello di chiarirsi bene le idee in merito a diversi fattori che, presi dall’euforia e della smania di partire, potrebbero essere invece trascurati con il possibile rischio poi, di non godersi a pieno la meritata vacanza a due; è bene infatti non farsi soltanto “abbagliare” dalle foto da sogno che vi verranno mostrate in agenzia; un’ agenzia seria ed organizzata saprà soddisfare sicuramente tutte le vostre aspettative ma, non disdegnate comunque di porgere agli addetti preposti ai loro sportelli tutte le domande che riterrete legittime per la vostra serenità d’animo in quanto, gli stessi, saranno sicuramente ben lieti di fornirvi tutte le risposte del caso, essendo il loro primario obiettivo, quello di soddisfarvi al meglio nella logica prospettiva che la vostra soddisfazione ed il vostro benessere durante il viaggio da loro organizzato, costituirà per l’agenzia stessa, la migliore pubblicità che esista! E in questo contesto, un altro fattore da non trascurare, è quello di tener conto dei giorni effettivi di vacanza di cui potrete disporre, tenendo conto dei vari spostamenti che, soprattutto nelle mete lontane è necessario realizzare, i fusi orari, le varie attese per gli imbarchi e negli aeroporti.Il nostro consiglio in merito alla scelta del “Tipologia di Viaggio”, è quello di considerare bene se si desideri organizzare una vacanza in completo relax senza orari particolari da rispettare né, mezzi di locomozione da rincorrere per raggiungere altre mete da visitare o viceversa, si preferisca un viaggio più dinamico e pregno di luoghi da esplorare in cui la necessità di dover rispettare una certa “tabella di marcia” e i possibili disagi dovuti ai diversi e necessari spostamenti da un luogo ad all’altro, non costituiscano un problema soprattutto se paragonati alla sete di conoscenza di meravigliosi luoghi sconosciuti ai più che, insieme, ogni coppia innamorata desidererebbe poter visitare insieme.Una regola generale però, a prescindere dal tipo di vacanza che si desidera, è quella di escludere a priori mete lontane che includano tra le 12/15 ore di volo qualora, la licenza matrimoniale, non superi le due settimane poiché, in tal caso, rischiarereste di “bruciare” giorni preziosi in viaggio. Una prassi ormai molto comune (soprattutto tra le giovani coppie piuttosto che, avendo già convissuto prima delle nozze ed avendo quindi già una casa completa di tutto), è quella di includere il viaggio nella lista di nozze, tenendo poi presente che si può scegliere anche un “Viaggio combinato” nel quale è inclusa la possibilità di abbinare una crociera ad un soggiorno in una località di mare o ad un soggiorno seguito da un tour organizzato in un’altra località (…). Ed anche in questo caso, l’Agenzia di Viaggio da Voi prescelta, saprà fornirvi le giuste informazioni circa altri fattori che non bisogna affatto trascurare e che vanno considerati con zelo ed in largo anticipo rispetto alla data di partenza (anche 3/4 mesi prima), se non altro, per evitare spiacevoli inconvenienti!

Le fedi nuziali

Le fedi nuziali rivestono un'alta valenza simbolica: quel piccolo cerchio rappresenta la vita che si rinnova e che, ricominciando ogni giorno, si fortifica nel tempo. Con il loro scambio, al centro della cerimonia sia religiosa, sia civile, la coppia stringe un patto d'amore e di fedeltà di pubblico dominio. Proprio perché simbolo di un'unione eterna e duratura, vanno portate sull'anulare sinistro, dove, si racconta, passa la vena amoris che arriva direttamente al cuore.

Si tratta di un dono reciproco tra gli sposi, per questo vanno scelte insieme, anche se il galateo suggerisce che sia lo sposo ad acquistarle. All'interno ricordati di far incidere i vostri nomi (il tuo sulla fede dello sposo e viceversa) e la data del matrimonio. È uno dei testimoni dello sposo a conservarle fino al giorno della cerimonia e a consegnarle al sacerdote o all'officiante, poco prima dell'inizio del rito. Al centro della celebrazione del matrimonio, il sacerdote, dopo averle benedette, o l'officiante civile le porge agli sposi (se si desidera, appoggiate su un cuscinetto di pizzo, di lino o di raso bianco), che se le scambiano recitando la formula "Ricevi questo anello come segno del mio amore".

Classiche, in oro

Le fedi in oro bianco, giallo o rosso sono un classico che resiste a ogni moda. Puoi scegliere tra diversi modelli: la parigina, una fascetta alta non più di 4 millimetri, bombata e dall'interno piatto; la mantovana, una fascia alta 6 mm, leggermente bombata e con l'interno piatto; la fascia con bordi smussati e con l'interno leggermente bombato.

Preziose, in platino

Perché scegliere le fedi in platino, al di là del fatto che negli ultimi anni rappresentano un fenomeno di moda ormai diffuso? Perché il platino interpreta a tutto tondo l'amore forte e duraturo: è il più puro tra i metalli, perché contiene solo il 5% di leghe di altri metalli, e per questo mantiene la brillantezza e il colore a lungo, oltre a non causare reazioni allergiche; è il più raro, perché i giacimenti sono scarsi, raggruppati in Sud Africa, Russia, Zimbabwe, Canada e Sud America; è il più resistente al calore e agli acidi. Per essere sicura di acquistare davvero fedi in platino, e non in oro bianco solo in apparenza simile al platino, controlla che il marchio abbia il punzone con la sigla Pt 950 (significa che la lega contiene 950 parti di platino puro) e non 750, le parti dell'oro bianco.

Brillanti, con diamante

Un diamante sancisce una promessa d'amore per sempre: recuperando un'antica usanza medievale, da qualche anno i diamanti hano incominciato a comparire anche sulle fedi nuziali, in particolare su quella della sposa, come simbolo di amore eterno. Su quella dello sposo, il diamante può essere incastonato all'interno: la promessa è mantenuta, senza trasformare la fede in un anello troppo vistoso o impegnativo.

Secondo tradizione

La fede ossolana, di provenienza dalla Val d'Ossola del XVIII secolo, è in oro rosso e sulla fascia riporta le incisioni di una stella alpina, del grano saraceno, di nastri intrecciati e di mezze sfere, a ricordare purezza, prosperità, unione duratura, fecondità.

La fede ebraica è in filigrana smaltata e decorata da perline, con all'interno un'incisione beneaugurale ispirata a un reperto del 1300 trovato in un ghetto dell'Alsazia.

La fede sarda è decorata come un pizzo chiacchierino, quella etrusca è piatta e con incisioni di buona fortuna, quella umbra con l'incisione del volto di una donna o di una coppia divisi da un bouquet di fiori, a testimoniare l'unione tra gli sposi.

Sull'onda del design

Geometriche, squadrate, intrecciate, a torciglione, a più fasce o a più cerchi uniti da un brillantino; sfaccettate, in un alternarsi di oro lucido, satinato e martellato; con scanalature, a onda, a prisma: oggi, proprio perché non c'è limite alla fantasia, non è obbligatorio che tu e lui abbiate le fedi identiche; così se tu vuoi scegliere un modello particolarmente elaborato, lui può scegliere la fede classica, uguale alla tua solo per il colore.

Il Corso Prematrimoniale

Per sposarsi in chiesa con cerimonia religiosa occorre aver frequentato il corso prematrimoniale che si tiene normalmente nelle parrocchie. Il corso prepara le giovani coppie per la vita seguendo i dettami del Cattolicesimo ed esamina le varie problematiche che si dovranno affrontare dai primi giorni del matrimonio e la crescita dei figli. Oltre al parroco ci saranno magari degli incontri con psicologi e pediatri.Normalmente i fidanzati devono presentarsi almeno un anno prima della data del matrimonio per chiedere le informazioni necessarie e le modalità di partecipazione al corso. Il corso di solito comincia almeno tre mesi prima della data delle nozze. Gli sposi possono seguire il corso in una delle parrocchie di provenienza oppure in un'altra a scelta. La durata non deve essere inferiore a dieci giorni, divisi per settimana. Durante il corso, il parroco darà indicazioni sui documenti che si devono fare e quando presentarli. La partecipazione a questi corsi deve essere considerata moralmente obbligatoria e al termine del corso viene rilasciato un attestato di frequenza che sarà indispensabile per potersi sposare in chiesa con cerimonia religiosa poiché per la Curia é uno di quei documenti necessari per dare il consenso agli sposi.

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